Sicilia Barocca: incontro tra arte, natura e sapori mediterranei- 2a parte
Ripartiamo con il mio viaggio siciliano da Ragusa!
Divisa in Ragusa superiore, la parte nuova e Ragusa ibla, il vero prestigioso centro storico che possiede ben 14 siti Unesco, la cittadina è un labirinto di vie in pietra e scorci meravigliosi su palazzi antichi e ancora tantissime chiese barocche.
Da subito, col naso all’insù per ammirare le bellezze artistiche dei palazzi e delle chiese, mi perdo nel dedalo di vicoli della città.
Inizio il mio tour da Ragusa ibla, dal basso quindi e inizio ad esplorare i carrugi e le piazzette fino ad arrivare a Piazza Duomo, la piazza principale. Qui la cattedrale di San Giorgio dalla cupola azzurra svetta in tutta la sua magnificenza e sontuosità.
Arrivo fino al giardino ibleo, per risposarmi un po’ dalle salite e discese del centro e attendo il bus pubblico che mi porta a Ragusa superiore. Da qui, ridiscendo per la caratteristica Salita Commendatore, un percorso di scale panoramico e passaggi ad arco…Magnifici gli scorci e il panorama su Ragusa Ibla. Un colpo d’occhio meraviglioso!
Nel percorrere il tragitto mi imbatto anche in una mostra fotografica temporanea gratuita all’ interno di un antico palazzo sulle bellezze della Terra e gli effetti climatici su di essa! Un insieme di foto scattate da giovani artisti in giro per il mondo. Questa è solo una delle tante iniziative che Ragusa offre ai visitatori!
E ora è il turno di Siracusa, una bellezza senza tempo! Prima di visitare la città faccio prima un tuffo nel mondo classico ed entro nel Parco Archeologico della Neapolis. Mi dirigo subito verso il teatro greco, da dove si gode di un panorama meraviglioso, poi è la volta della cava di calcare da cui furono estratte le pietre per costruire l’antica città ed infine la gigantesca grotta chiamata Orecchio di Dioniso. Questo e molto altro all’ interno del sito che vi invito a scoprire!
E poi c’è Ortigia, l’isoletta collegata con due ponti alla terraferma che rappresenta il gioiello di Siracusa. Anche qui troviamo una miriade di stradine, vicoli, palazzi che portano in piazza Duomo, una delle piazze barocche più belle! La piazza fu costruita sopra l’antica Acropoli. Potrei definire questa meraviglia, l’arte nell’arte!
Arrivo fino alla punta dell’isola per ammirare il mare e la meravigliosa fontana leggendaria: Fonte Aretusa un verdissimo bacino d’acqua circondato da rigogliose piante di papiro. Ritorno indietro passando dal quartiere della Giudecca, affascinante vecchio ghetto ebraico, con botteghe e vicoli antichissimi.
Sono le 14.30 e decido di fermarmi a mangiare un ottimo panino con prodotti tipici in una delle diverse salumerie tradizionali di fronte al mare! Scelgo quella dei Fratelli Burgio che con la loro cortesia mi fanno assaggiare a tutti i costi la loro caponata…semplicemente divina!
Dopo tutte queste città barocche, mi viene voglia di visitare un piccolo villaggio di pescatori: Marzamemi. A dire il vero lo definirei un “raffinato” villaggio di pescatori. Si, perché sulla bellissima piazza si affacciano wine bar, trattorie e stuzzicherie dal sapore chabby chic. Meta tranquilla e romantica per trascorrere qualche ora in relax, seduti su poltroncine e comode sedie degustando un buon nero d’avola e stuzzicando il famoso “pane cunzato”!
Eccomi ad Agrigento o meglio alla magnifica Valle dei Templi. Non più nella Sicilia barocca ma il sito è una tappa obbligata!
È’ Inutile dire che ci vogliono, scarpe comode, cappello, crema solare, occhiali da sole e tanta tanta acqua! Detto questo, le rovine lasciano a bocca aperta. Già dalla strada, si ergono imponenti i templi e i resti dell’antica città di Akragas che dominano tutta la valle. Quelli più famosi e meglio conservati sono il Tempio di Giunone e il tempio della Concordia ma tutto il sito merita di essere esplorato.
Un percorso nella storia che ti fa tornare indietro nel tempo. Un’ atmosfera particolare e una sensazione di grandiosità mi invade. Sapere di camminare tra templi e resti risalenti fino al 430 a.c mi affascina e mi emoziona!
Anche i giardini di Kolymbetra, gestiti dal Fai, sono degni di un tour. Infatti decido di entrare e trovare riparo all’ombra dei rigogliosi giardini. Il bello è che si trovano tra una spaccatura naturale dalle pareti di tufo che un tempo era un bacino idrico e che serviva insieme alle mura a fortificare la città. Poi venne interrato e adibito a terreno agricolo, successivamente venne trasformato in frutteto e orto.
Oggi comprende oltre 300 specie di piante tra cui i famosi agrumi, mandorli, pistacchi, chinotti e molto altro. Ci sono alcune panche disseminate per i frutteti e mi sono riposata dalla giornata lasciandomi inebriare dai profumi dei limoni, del mirto e dei bergamotti!
La mia avventura siciliana quest’anno finisce qui ma è solo l’inizio…
Sicilia, una meta italiana che tutti ci invidiano per i magnifici siti artistici, la cucina genuina dai sapori intensi, il mare turchese e cristallino e il calore dei simpatici e cordiali siciliani!